Finita la scuola, inizia l’altra pausa

Dalla coop Incontra il percorso per l’inclusione lavorativa per i giovani con disabilità che hanno terminato la formazione. La scelta è far lavorare i ragazzi in gruppo, per migliorare l’interazione e la costruzione di relazioni positive, fondamentali per lo sviluppo del senso di appartenenza. Una vita operosa e il lavoro come elementi essenziali per la vita indipendente.

Articolo pubblicato sulla rivista Cooperazione tra consumatori

Ultima puntata della rubrica che in questi mesi ha raccontato i progetti finanziati attraverso il Bando “Vivere Inclusivo” da etika, l’offerta luce e gas della cooperazione trentina con Dolomiti Energia.

Il nostro viaggio attraverso i progetti di etika ci porta questo mese nelle Giudicarie dove la cooperativa sociale Incontra ha dato vita a L’Altra Pausa, un percorso per il sostegno all’inclusione lavorativa dedicato a giovani con disabilità. Tra i progetti finanziati, questo è quello in cui è più evidente il passaggio sollecitato dal bando Vivere inclusivo di allargare l’orizzonte dall’abitare, dalla casa intesa come centro di relazioni, alle altre dimensioni della vita delle persone. “La cooperativa Incontra – come evidenziato dal Comitato scientifico di etika – ha maturato la consapevolezza che per i giovani con disabilità una vita operosa e l’impegno lavorativo sono elementi essenziali per realizzare condizioni concrete di vita indipendente.”

Ed è proprio a loro che è dedicata L’Altra Pausa: i protagonisti, infatti, sono quattro giovani tra i 18 e i 24 anni, con disabilità prevalentemente di tipo intellettivo, che hanno da poco concluso o stanno per concludere i loro percorsi formativi, ma per i quali dopo la scuola la prospettiva dell’inserimento nel mercato del lavoro non è immediata, né scontata. Occorre allora pensare ad attività che li facciano sentire utili a sé stessi e alla comunità, che facilitino la relazione e la socializzazione, soprattutto con coetanei, mentre acquisiscono competenze e autonomie spendibili poi sia nella vita quotidiana che in possibili contesi produttivi.

“A partire dall’esperienza che abbiamo maturato con la nostra Caffetteria – spiega Nadia Bortoli, responsabile Area Disabilità della cooperativa Incontra – abbiamo ideato un servizio di catering che svolgiamo sia per le scuole nelle pause ricreative – per ora siamo impegnati nell’Istituto don Guetti di Tione – sia per le aziende. A queste attività si è aggiunta nella primavera scorsa la possibilità di coinvolgere i 4 giovani nell’Altro Bar a Verdesina, un punto multiservizi con un’ottima pasticcieria, la cui gestione ci è stata affidata dal comune di Porte di Rendena (che ci ha sostenuto economicamente anche per un iniziale acquisto delle attrezzature) e per il quale riceveremo un contributo dalla Provincia Autonoma di Trento.  Sono tutti contesti in cui i ragazzi possono mettersi alla prova con i loro tempi e supportati dagli educatori, stando in mezzo ai loro coetanei.  La scelta, inoltre, è stata quella di far lavorare i ragazzi in gruppo, piuttosto che inserirli in tirocini o altri percorsi più di tipo individuale. Questo approccio favorisce la cooperazione, migliora la capacità di interazione e la costruzione di relazioni positive, aspetti fondamentali per lo sviluppo di un senso di appartenenza. La fine della scuola porta con sé, infatti, per molti giovani con disabilità il rischio di una duplice frattura: da un lato quella di aver concluso il proprio percorso formativo ma di non essere ancora pronti a reggere richieste e tempi delle aziende, dall’altro di non avere più spazi di incontro con i loro pari. Questo anche nel caso, come è per i 4 protagonisti del progetto, in cui i giovani sono coinvolti nelle loro microcomunità di paese, dalle associazioni di volontariato; spesso, infatti, si tratta di adulti che hanno l’età dei genitori, più che la loro.” L’Altra Pausa, oltre a questo obiettivo principale, mira ad avere impatti collettivi su altri piani: la sensibilizzazione e la promozione dell’inclusione, aprendo tutti gli spazi di vita collettivi alle persone con disabilità; il coinvolgimento dei diversi attori del territorio, comprese le aziende; infine la diffusione di sani stili di vita, che si raggiungono dando la possibilità a studenti e insegnanti, ma non solo, di sostituire merendine e cibo confezionato con quello preparato in giornata e con prodotti locali.

Info
Cooperativa sociale Incontra
P.zza C. Battisti, 69
Breguzzo, Sella Giudicarie
0465 900061
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