Impronte quotidiane: una bussola per il futuro

L’impegno quotidiano per un costante apprendimento (il lavoro, il tempo libero, le relazioni, l’abitare autonomo): sono le impronte che tracciano il percorso per una vita indipendente. La rubrica dedicata ai percorsi di abitare sociale finanziati da etika fa tappa a Rovereto, con i progetti della cooperativa sociale Impronte. Articolo pubblicato sulla rivista Cooperazione tra consumatori

Sono quattro i giovani con disabilità nello spettro dell’autismo che la cooperativa Impronte accompagnerà nei prossimi mesi verso l’adultità. Hanno obiettivi di vita ben definiti che potranno iniziare a sviluppare grazie al sostegno di etika, l’offerta luce e gas della cooperazione trentina con Dolomiti Energia. Ne parliamo con Sara Bresciani, coordinatrice psico-educativa della cooperativa.

Dottoressa Bresciani, come avete scelto i ragazzi da coinvolgere nei progetti?

Dal 2019, il gruppo ha iniziato a sperimentare i percorsi della scuola dell’abitare della cooperativa. I momenti di socializzazione e di fare insieme sono stati un’occasione per loro di conoscersi e scegliersi. Anche se con caratteri diversi, hanno deciso di unire passioni e desiderio di vita indipendente per sostenersi. Alcuni hanno già un buon livello di autonomia raggiunto durante le attività nei centri diurni e di inserimento lavorativo. Altri, invece, grazie agli stimoli dei loro compagni stanno consolidando le competenze utili per trascorrere periodi più lunghi fuori dal contesto familiare.

A., ad esempio, grazie ai tirocini nel Bar Naut della cooperativa sociale Samuele e ne Ilbardiverso di Impronte, ha scoperto la passione per il mondo della caffetteria e vuole diventare barista. Da un anno frequenta anche un corso di doppiaggio a Torino dove ha imparato a lavorare sulle pause, sull’intonazione e sul respiro. Non mancano, infatti, le giornate dove tra un’interpretazione del cartone animato “Il re leone” e qualche improvvisazione A. anima il gruppo e anche chi più timido. Proprio come E., che a volte fatica a condividere momenti di svago con i suoi coetanei, ma la loro energia è stimolo per migliorare l’aspetto relazionale. Coraggio che non manca a M., quello di sfruttare ogni opportunità per stringere amicizia e cantare in gruppo le canzoni dei suoi cantanti preferiti: Vasco Rossi, Eros Ramazzotti e Alex Britti. Una dimensione fondamentale per l’autodeterminazione personale è anche quella affettiva e sessuale. N., il più adulto del gruppo, sogna di poter costruire una famiglia insieme alla sua fidanzata. Una relazione platonica, ma che rappresenta una sfida per gli educatori della cooperativa: aiutare le persone con disabilità a realizzarsi in ogni aspetto della propria vita.

Che tipo di esperienze prevede un percorso di vita autonoma?

Un punto di forza di questo progetto è il coinvolgimento attivo dei quattro giovani con disabilità nella comunità e sul territorio. Da un po’ di tempo condividono il tempo libero con un gruppo di studenti volontari dell’Università di Trento. Durante i weekend fanno delle gite in montagna e visite ai musei del territorio, mentre in settimana organizzano cene e attività di cucina in uno spazio della cooperativa. Lo scambio di esperienze e di relazioni ha permesso ai giovani protagonisti del progetto di consolidare la fiducia in se stessi e di sperimentarsi in situazioni diverse da quelle familiari. Fondamentale nei percorsi di abitare sociale non solo creare opportunità di apprendimento – sottolinea Sara Bresciani – ma continuare a mantenere attive tutte le competenze acquisite nel frattempo. Questa è anche un’occasione per imparare ad affrontare gli imprevisti della vita perchè le difficoltà di relazionarsi, di portare al termine un compito, di superare un ostacolo non mancano mai.

Quali altri servizi offre la cooperativa sociale?

Impronte è nata a gennaio del 2023 dalla fusione di due cooperative sociali: Iter e Il Ponte. L’unione di due realtà storiche, con più di 40 anni di esperienza sul territorio della Vallagarina, ha permesso di ampliare i servizi dedicati alle persone con fragilità e alla comunità. La cooperativa accompagna, ad esempio, bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali e autismo durante il percorso di formazione scolastica. Per le persone adulte con disabilità, invece, Impronte gestisce quattro centri diurni che rappresentano uno spazio di socializzazione e di supporto all’autodeterminazione personale attraverso le attività di formazione e per i prerequisiti lavorativi. Il lavoro è, infatti, uno dei pilatri fondamentali nel processo di transizione verso l’adultità.  Con il progetto Verso, la cooperativa ha sviluppato tre spazi di inserimento lavorativo: una copisteria, un bar e un bed&breakfast dove giovani con disabilità e nello spettro autistico possono acquisire tutte le competenze utili per una vita operosa. La cooperativa – conclude Sara Bresciani – traccia quotidianamente piccole impronte con l’obiettivo di orientare e offrire percorsi ed esperienze che guardano al futuro e all’indipendenza delle persone con disabilità.